Le maxi-emergenze naturali o indotte dall’uomo (attentati,disastri aerei, incidenti ferroviari e stradali con elevato numero di feriti oppure incidenti coinvolgenti impianti produttivi) stanno diventando sempre più frequenti. Esse coinvolgono un numero sempre maggiore di persone, mettendo a dura prova l’organizzazione sanitaria e i servizi essenziali. Benché le Maxi-emergenze possano essere anche non traumatologiche (infettive, nucleari, chimiche), l’esperienza dimostra come esse rimangano le più frequenti e probabili.La cura del paziente traumatizzato richiede da parte del chirurgo d’urgenza e del trauma particolare impegno tanto nell’emergenza singola,quanto in quella legata ad una Maxi-emergenza: il chirurgo è il leader del trauma team ed il responsabile della risposta dell’ospedale ad una Maxi-emergenza traumaticasino all’arrivo del Direttore Medico del Presidio Ospedaliero. Il chirurgo, tuttavia, rimane il più titolato a coordinare le attività cliniche volte alla cura dei pazienti traumatizzati. La Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma con questo documento vuole farsi parte diligente nel proporre alle Direzioni degli Ospedali italiani linee di indirizzo per la redazione dei Piani di Risposta Ospedaliera a Maxi-emergenze traumatologiche o, per utilizzare la terminologia prevista dal Legislatore, Piani di Emergenza per il Massiccio Afflusso di Feriti (PEMAF).
La SICUT, fondata nel 1982, è l’unica Società scientifica italiana a servizio di tutti i chirurghi che, in modo prevalente o anche solo occasionale, si trovano ad affrontare pazienti con un’urgenza chirurgica, traumatica e non traumatica.
Sviluppato da Roberto Antonacci, siti web Bari
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