Cari Soci,
non sarà facile raccogliere per il biennio 2021-22 il testimone di guida della nostra prestigiosa Società dagli illustri Presidenti che mi hanno preceduto ma, parafrasando Bernardo di Chartres, come nani sulle spalle di giganti potremo forse vedere, rispetto a loro e grazie a loro, cose in copia maggiore e più lontane. Compito non meno difficile sarà mantenere elevate per numero e qualità le attività della SICUT in un momento così impegnativo a livello mondiale per i drammatici effetti prodotti dalla pandemia SARS Covid-19.
Ciò nondimeno, guardo al mio incarico con l’ottimismo e la fiducia che derivano dalla consapevolezza di essere supportato da un Consiglio Direttivo, una Vice-Presidenza ed una Assemblea formati da soci competenti, attivi e francamente interessati al bene della SICUT.
Non meno consapevolmente nutro fiducia nel futuro della SICUT considerando come la chirurgia d’urgenza o acute care surgery come più modernamente viene definita, abbia raggiunto lo status di una vera e propria disciplina in evoluzione, innovativa, in grado di maturare concetti fisiopatologici e terapeutici propri che traslati nella pratica clinica dimostrano una elevata efficacia. Nel contempo la nostra disciplina richiede una particolare skillness perché il chirurgo ad essa dedicato è chiamato ad intervenire in scenari diversi, non sempre con il supporto di chirurghi specialistici. In un certo senso, l’acute care surgeon sta diventando il chirurgo generale del secondo millennio.
Dovrà dunque essere compito della SICUT interpretare e guidare questo processo, diffondendo la cultura della acute care surgery sia a livello degli ospedali hub che della rete ospedaliera territoriale e identificandosi come un sicuro punto di riferimento associativo, culturale, e formativo per tutti i Soci e per tutti i chirurghi d’urgenza.
Solo per fare un esempio, ecco alcune sintetiche modalità propositive finalizzate alla governance che la SICUT dovrà svolgere in questo processo
1) Rappresentare in maniera realistica l’essenza della chirurgia d’urgenza e del trauma in Italia mediante:
2) Promuovere la cultura ed i percorsi assistenziali in ambito di Acute Care Surgery
3) Favorire la vitalità e la capacità attrattiva della SICUT:
Tale progettualità, ancorchè incompleta, potrebbe apparire ambiziosa, ma bisogna pur riconoscere che molte basi sono già state poste negli anni recenti, altre raggiunte già all’inizio di questo mandato. Vorrei ricordare tra gli altri: l’impegno che il Past President Stefano Miniello ha dedicato alla capillarizzazione della rete territoriale SICUT del quale è oggi possibile cogliere il frutto costituito dalla presenza di una rappresentanza SICUT in ogni regione; la capacità che ha avuto la SICUT, sotto la presidenza di Mauro Zago di attrarre risorse economiche ed attenzione mediante attività scientifiche a distanza pur in tempi estremamente difficili; le potenzialità formative già rodate con successo delle quali la SICUT è garante e, non ultima, la disponibilità ampiamente dimostrata di molti Soci a collaborare fattivamente all’interno di Gruppi di Lavoro Finalizzati.
Non c’è dubbio che SICUT sia una società scientifica viva e con ampie potenzialità di crescita. Sta a noi Soci mantenerne la vitalità, la freschezza e guidarne l’accrescimento. A tal fine, se mi è consentito usare una seconda parafrasi credo che ognuno debba chiedersi non tanto cosa SICUT possa fare per noi, quanto piuttosto cosa noi possiamo fare per SICUT.
Sono convinto che nella nostra mente e nel nostro cuore sia presente la risposta giusta.
Buon lavoro a tutti!
La SICUT, fondata nel 1982, è l’unica Società scientifica italiana a servizio di tutti i chirurghi che, in modo prevalente o anche solo occasionale, si trovano ad affrontare pazienti con un’urgenza chirurgica, traumatica e non traumatica.
Sviluppato da Roberto Antonacci, siti web Bari